Le nostre Carenze portano alle Dipendenze

Prendiamo Coscienza delle nostre Dipendenze

La ricerca dell'equilibrio dovrebbe essere la tendenza a cui l'essere umano aspira.

Tuttavia un verbo espresso al  condizionale, fa apparire chiaro che esiste una condizione per cui, molto spesso, trascorriamo l'intera vita nella totale inconsapevolezza di quanto, in verità, viaggiamo lontani dal nostro centro. 

Le Dipendenze a cui tendiamo, sono sempre maggiori. 

Vuoti e spazi affettivi da riempire per sentirci meno soli.

Per giungere all'equilibrio, è necessario allenarci ogni giorno, inserendo nuovi riti, dopo aver stabilito la più importante alleanza: quella con noi stessi. 

Smetto quando voglio: bene...e quand'è che vuoi?

Diipendenza da fumo, da droghe, da gioco, da alcool.

Conflitti cin il cibo, ricerca spasmodica degli eccessi...

Eccessi e carenze... Osserva come termini agli estremi siano, in realtà, calamite che, inesorabilmente, rappresentano la più diffusa delle realtà del mondo di oggi.  

Lo dico perché ho vissuto alcune esperienze. Ogni sera prima di dormire, formuliamo il proposito per essere pronti,  al risveglio, a rivederlo e rimandarlo. 

Questo avviene perché il nostro inconscio è programmato in quel modo e di nutre di vecchie credenze affettive che è necessario vengano cancellate attraverso un percorso con un operatore. È impossibile, secondo me, essere in grado di riuscire da soli, senza essere accompagnati da un esperto che ci affianca e che, soprattutto ci è già passato.

Come riempiamo i nostri vuoti

Farmacie ancora troppo colme di chi ordina serotorinergici  per affrontare la giornata e induttori del sonno per la notte.

Quarantenni che mixano birra e droghe e giovani che partono dal momento aperitivo per proseguire verso lo sballo della notte.

Conflitti con il cibo che spinge sempre più al rifiuto di sè stessi per inseguire modelli evanescenti.

Il punto di rottura

In economia aziendale esiste un punto in cui i costi sostenuti e  i ricavi conseguiti si intersecano creando un 'equilibrio chiamato punto di rottura.

Per l'essere umano, non sono mai abbastanza i costi da sostenere; sembra remare contro in continuazione alle rendite da conseguire. Sembra sentirsi "poco degno" di donarsi benessere e amorevolezza.

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Sembra inseguire per la vita intera quell' affetto desiderato da bambino; sembra sperare che il finale del film del suo passato cambi, continuando a raccontarsela e cercando le soluzioni superficiali.

Sono pochissime le persone disposte a scendere nei propri meandri più bui e cambiare profondamente. 

Scendere in sè significa assumere la Responsabilità di divenire Indipendenti, dipendenti soltanto dal proprio sentire.

HO VINTO

Ormai credo tu abbia compreso che scrivo soltanto di esperienze vissute.

Ho smesso di fumare 40 sigarette al giorno, ho smesso di bere alcolici, di mangiare eccessivamente.

Ho smesso di farmi male da anni.

E so che apparirà strano, ma è venuto da sè mano a mano facevo pulizia dentro di me.

Personalmente so di sentire di dipendere sempre meno da ciò che è fuori da me.

Sono consapevole di dedicare tanto allenamento ogni giorno all'esercizio della presenza, la meditazione in ciò che vivo, il silenzio e la solitudine.

Smettere di raccontarsela e togliere le maschere richiede  coraggio, quello che ognuno di noi ha racchiuso in sé anche quando crede il contrario.

Siamo protagonisti!