Laura Gambirasi

Crescita Personale Top Stars

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La Curiosità appartiene alla Sfera Femminile del cervello: Donne e Uomini ne sono dotati...Te ne parlo nel'articolo che segue

2019-06-25 18:25:22

Essere Curiosi, è la caratteristica che differenzia coloro che, nell'esperienza chiamata Vita, riescono a rimanere sempre Allievi e ad apprendere in ogni istante, qualcosa di nuovo.

PERCHE'?

Sin da bambina sono stata affascinata da una parolina piccola, da un avverbio: PERCHE’.


Per quale scopo, con quale obiettivo, cosa voglio conoscere che non so?


Questi i significati che ho attribuito e che continuo ad attribuire a questa parola magica che mi permette di ampliare gli orizzonti della conoscenza, dei significati, della curiosità. 


La curiosità…altra parola che amo e che mi spinge ogni giorno alla scoperta di qualcosa che mi fa valere la gioia di vivere.


Ricordo che, da bambina, un’insegnante mi disse che non mi accontentavo di semplici risposte: volevo comprendere come Pitagora avesse creato la propria teoria. Mi fa ridere questo ricordo oggi, poiché mi rappresentava benissimo. 




Il Ricercatore sa


E, nella vita, sono da sempre una persona che necessita di comprendere ed integrare appieno ciò a cui è interessata.


La curiosità di comprendere i motivi per cui vivevo una vita insoddisfacente, è stato il perno che mi ha spinto a ricercare un’altra parte di me che non conoscevo. 


Oggi, ringrazio me stessa per essere come sono; ringrazio le esperienze vissute attraverso il dolore, poiché mi hanno permesso di scoprire che vive dentro me anche la Felicità


La curiosità è quindi necessaria, affinché ci possiamo definire ricercatori. 


Ogni ricercatore sa che nulla accade per caso e, attraverso il domandarsi il perché di ciò che vive, sa sempre più affondare dentro sé stesso per cercare la risposta. E, inevitabilmente, la trova. 


Per esempio...L’atto di respirare in silenzio è qualcosa da ricercare


Inizialmente trovavo difficile concentrarmi soltanto sul respiro, perché un sacco di pensieri affollavano la mia mente, distraendomi dal mio obiettivo. 


Capivo che dentro me si agitavano voci continue, a cui davo spazio e che mi allontanavano dalla motivazione che mi spingeva a volermi trovare. 


Quante volte ci ho provato e riprovato. 


Quante volte ho iniziato a mettermi seduta intenta nell'atto di respirare consapevolmente e sentivo una voce dentro me dire “non ci riesco”. 


La curiosità di capire il motivo per cui tante persone dicevano di riuscirci, mi ha permesso di comprendere che mi davo dei limiti, ritenendomi incapace di riuscire in qualcosa che, in fondo, ritenevo semplice. 


Soltanto la perseveranza, porta cambiamenti. 

Soltanto il lungo allenamento porta risultati.

Prova a pensarci un secondo: 


  • Vivi la vita che vuoi? 
  • Fai il lavoro che ti piace? 
  • Vivi la relazione che più ti soddisfa? 


Se le risposte a queste domande sono NO, chiediti: PERCHE’? 

Riscriviamo i nostri Programmi


Sai…il solo atto di porre a noi stessi una domanda, porta la mente alla ricerca della risposta. 


La mente è un computer.


La nostra mente è programmata con i programmi che le abbiamo inserito e, come un computer, ogni volta che cerchi un file, lo trova fra quelli che abbiamo incluso. 


È difficile che se usi Windows, il tuo computer possa aprirti programmi di Mac…


È possibile che necessiti di svuotare completamente il tuo hardware e reinstallarci nuovi programmi?


È possibile eccome. 


Basta un giorno? 

Beh…se ritieni che il tuo modo di essere, pensare, agire sia qualcosa che il cervello ha imparato in un solo giorno, allora possibile lo è…nella fantascienza.


Trovo che ogni strumento che ho attratto nel mio percorso, sia stato qualcosa di necessario, anche quando ho riconosciuto che alimentava soltanto l’illusione. 


Il Pensiero Positivo da solo, fa tanto quanto il due di coppe a briscola, se la briscola è di bastoni

Io affermo che è necessario sviluppare il contatto con il pensiero positivo, la legge dell’attrazione e tante bellezze che esistono, ma è necessario farlo avvenire in modo strutturato, attraverso un processo consapevole. 


Se voglio vincere al Superenalotto (scusa la banalità dell'esempio), alimento il pensiero positivo, ma dentro me evito di riconoscere che, mentre gioco la schedina, una voce dentro dice “gioco ma non vinco”, ho compreso che vincere al Superenalotto non è quello che voglio davvero?


Porto l’esempio del gioco poiché tantissime persone che conosco (ho gestito un bar con annessa ricevitoria per più di dodici anni), sono talmente convinte esteriormente che raggiungerebbero la felicità con tanti soldi in tasca quando, al contrario, hanno in sé già tutto ciò che è loro necessario per crescere e non lo sanno.


Ti ho dato qualche spunto per riflettere?

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by Laura Gambirasi