Laura Gambirasi

Crescita Personale Top Stars

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Come Diavolo veste il Diavolo? - Parte 2

2019-05-22 07:02:38

Oggi la seconda parte di un articolo relativo ad un film che racchiude in sé, a mio avviso, molti concetti da integrare quando si parla di Cambiamento e Crescita Personale.

Le 6 Conferme a ciò che sento essere vero dentro di me

(Le prime 4 pubblicate ieri. Leggi qui)


5) LAMENTARSI...OK FALLO…E POI?

Dopo l’ennesima strigliata, Andrea va a sfogarsi con il più stretto collaboratore di Miranda, Nigel.


Allora vattene. Io una che vuole davvero il tuo posto la trovo in 5 minuti. Non stai facendo il massimo: tu ti stai lamentando. Svegliati tesoro!

Quante volte ci lamentiamo perché vorremmo un lavoro diverso, vorremmo un compagno diverso, vorremmo una vita diversa. 

Vorremmo, vorremmo, vorremmo. 

Tutti tempi usati al condizionale. 

Qual è la condizione che ci limita e ci impedisce di fare un salto nel cambiamento?

6) DARSI RICONOSCIMENTO SENZA ATTENDERLO DAGLI ALTRI


Nigel, il più stretto collaboratore di Miranda, si aspetta una “ricompensa” in termini di riconoscimento di qualifica durante un meeting. Riconoscimento che non arriva. 

Quando sarà il momento saprà ricompensarmi dice Nigel ad Andrea

“Ne sei sicuro?” gli chiede lei. 

“No, ma la speranza è l’ultima a morire, per forza”, la risposta di quest’ultimo.

Aspettarsi riconoscimento dagli altri è non fidarsi di sé stessi, di ciò che siamo, di chi siamo.


Quando ognuno di noi crede in sé stesso, mette in campo le proprie attitudini seguendo il cuore, crede nel proprio sogno e mette il massimo di sé in quello che fa perseverando con abnegazione, prima o poi anche gli altri se ne renderanno conto. 


E i riconoscimenti arriveranno. 


Io sono convinta che spesso non seguiamo i nostri sogni perché abbiamo paura di non trarre riconoscimento economico. 

Non siamo pronti ad affidarci al nostro sentire con fede assoluta. 


Ti assicuro per averlo sperimentato: ce la si fa se si crede in quello che vogliamo comunicare, se l’intento è di condivisione e creazione di un grande giardino.

 

Il Cliente compra quello che vede...

7) LE INSICUREZZE SONO VISIBILI… ACCOGLI


La collega di Andrea non brilla certo per savoir faire

Sembra, anzi, aver ben assimilato i modi impositivi di Miranda. 

In lei sono visibili l’egoismo, l’arrivismo, l’apparire a scapito dell’essere, la mancanza di ascolto di sé, l’insicurezza, la disistima. 

Quanto tutto questo ci appartiene…

Eppure, Andy accoglie questa parte di Emily e prova compassione nei suoi confronti.

 

8) VESTIAMO L’ABITO MIGLIORE PER ESSERE

Tanti anni fa ero convinta che manifestare la propria spiritualità sottintendesse vestirmi da santona (senza nulla togliere); fosse rinunciare al denaro che ritenevo strumento sporco senza accorgermi di essere ancorata a credenze religiose disarmoniche.

Apre l’armadio e sceglie un maglioncino infeltrito per gridare al mondo che si prende troppo sul serio per curarsi di cosa si mette addosso

Siamo nell'era dell’immagine a scapito di chi siamo davvero.

La metafora della trasformazione di Andy a livello di immagine esteriore, alla fine, non inficerà la profonda essenza della ragazza che, avrà sì creato una nuova immagine di sé stessa, ma seguendo i propri valori di integrità, onestà e lealtà che esuleranno dall'abito che indossa. 

Vuole lavorare e ottenere risultati anche economici di sicuro, altrimenti non può permettersi una vita dignitosa.

Sicuramente li otterrà i suoi risultati perché si avvarrà di ciò che veste dentro di lei, anziché puntare attenzione al fuori.

9) IL CORRETTO EQUILIBRIO

Fammi sapere quando la tua vita va completamente a puttane, vuol dire che è l’ora della promozione


Dice Nigel a Andy ad un certo punto, quando lei le confida che il rapporto con il fidanzato è in crisi. 


Tra l’altro, una figura molto bella del film è proprio rappresentata dal compagno di Andy, Nate, in cui riconosco apertura, un corretto femminile fatto di condivisione, libertà di scelta, guida. 


Una sorta di semplicità e determinazione non a caso affidata ad un attore maschio, secondo me.


Il giusto equilibrio per ognuno di noi è fatto di sia operare verso di noi e non contro noi stessi

uniti in corretto equilibrio e credo che l’obiettivo di passaggio su questa terra. Femmina e maschio, azione e ascolto.


Il film vuole sottolineare, sempre secondo mio umile parere, quanto passiamo la vita a rincorrere qualcosa anziché imparare a stare nel momento presente. Quando una bilancia pende da una parte rispetto all'altra, manca qualcosa. 

10)  NON VENDIAMO L’ANIMA AL DIAVOLO CHE APPARE SEMPRE LUMINOSO

 

 

 

“Non essere ridicola, Andrea. Tutti vogliono essere come noi”

CONCLUSIONI

Tutti meritiamo abbondanza su questa Terra ma, ancorati a credenze e memorie antiche anche religiose, ci siamo convinti che il “lasciate tutto voi che entrate” sia da interpretare come rimanere in ogni povertà, mancanza, svalutazione.

Quanti ancora puntano il dito su chi realizza i propri obiettivi e riesce a vivere una vita in cui gli agi sono visibili?


Miranda è ricchissima di cose, ma conduce una vita povera di affetti. 


Fatico a riconoscere in lei la vera abbondanza.


In una delle ultime battute del film la si vede struccata, seduta su un divano mentre coinvolge Andy mettendola al corrente della richiesta di divorzio da parte del marito e sottolinea quanto si senta di aver fallito un’altra volta.


È uno dei pochi istanti in cui la si vede in tutte le proprie fragilità, in cui la si sente parlare un attimo delle sue bambine e del marito, in cui traspare tutta la sua povertà.


Andrea e Nate sono i veri leader in questo film meraviglioso. 


Maschile e Femminile affiancati che percorrono la strada della vita verso la corretta via. 


Forse, aver letto questo articolo fino in fondo è stato impegnativo. Credo di aver concentrato molte pillole necessarie a che ci poniamo qualche giusta domanda. Se vuoi, possiamo anche parlarne insieme. 

by Laura Gambirasi